Cittadini cambogiani bruciati vivi dai soldati thailandesi. Il Cambodia National Rescue Party ha accusato la Thailandia di aver incoraggiato le esecuzioni extragiudiziali lungo il confine.
28-02-2015
L'opposizione attacca il governo della Thailandia
Il Cambodia National Rescue Party ha inviato una dura comunicazione scritta al primo ministro thailandese Prayuth Chan-Ocha pretendendo una indagine indipendente circa i 2 presunti cittadini cambogiani bruciati vivi dai soldati thailandesi nei pressi del confine a Sa Kaeo.
Le autorità thailandesi hanno mai ammesso la nazionalità dei 2 presunti cittadini cambogiani bruciati vivi dai soldati thailandesi nonostante i genitori delle povere vittime abbiano riconosciuto i corpi come quelli dei loro figli.
Gli esponenti del partito di opposizione, tra i quali anche Kem Sokha, hanno anche ricordato il caso di Phorn Chem, una donna cambogiana di 55 anni in condizioni di estrema miseria che il 9 Dicembre u.s. è stata deliberatamente uccisa dai soldati thailandesi mentre cercava tuberi e funghi nei pressi della frontiera ad Oddar Meanchey.
I casi di cittadini cambogiani barbaramente uccisi dai soldati thailandesi sono circa 100 ed il fatto che il governo thailandese non ne abbia mai perseguito gli autori equivale ad aver di fatto incoraggiato esecuzioni extragiudiziali lungo il confine.
E' da registrare all'inizio del mese di Febbraio l'ultima delle gravi provocazioni della Thailandia con 3 taglialegna cambogiani uccisi dai soldati thailandesi.
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http://www.investireincambogia.com/continuano-le-provocazioni-della-thailandia.html
http://www.investireincambogia.com/cittadini-cambogiani-bruciati-vivi.html