Uno degli eventi economici negativi accaduti nel 2013 in Cambogia. La cessazione dell'attività da parte di una azienda leader del settore della telefonia.
21-01-2014
Fallimento Mfone
Uno degli eventi economici negativi accaduti nel 2013 in Cambogia è stata la cessazione dell'attività da parte di una azienda leader del settore della telefonia, la Mfone.
La chiusura per fallimento del colosso Mfone è stata determinata da debiti per oltre US$160 milioni nei confronti di oltre 1.000 creditori inclusi US$65 milioni nei confronti dei providers cinesi della Huawei Technologies e US$3,7 milioni nei confronti della società norvegese Eltek Valere.
La scomparsa di Mfone ha lasciato alle spalle un asset composto anche dalle migliaia di torri per telefonia cellulare sparse sia a Phnom Penh che nella campagna cambogiana; il loro valore complessivo era sconosciuto ma la proprietà è stata poi ceduta alla società cinese Khmer Unity Network Communicate Co.Ltd per un prezzo notevolmente ridotto rispetto al valore effettivo.
A seguito del fallimento, gli ex dipendenti Mfone che protestavano per i salari non pagati hanno poi ricevuto un versamento per quanto era in sospeso; dei US$4,4 milioni dovuti, i dipendenti ne hanno ricevuti solo il 30% mentre i creditori nei confronti delle società sono ancora in attesa di essere pagati per intero.
Nel mese di Aprile, il governo cambogiano aveva emesso specifici avvertimenti a due dei più grandi operatori di telefonia mobile del Paese per aver violato il Prakas 232, peraltro spesso calpestato, che sottoscritto nel 2009 aveva fissato le tariffe minime di chiamata all'interno di una rete nella misura di 4,5 centesimi al minuto ed al di fuori del network di 5,95 centesimi. La sua applicazione aveva immediatamente scatenato reazioni sia nel settore che tra i consumatori costringendo il governo a ritirare le controverse restrizioni due settimane più tardi.
Ma l'apparente allentamento del governo era stato decisamente temporaneo; infatti il 28 Novembre aveva inviato una comunicazione a tutti gli operatori di telefonia mobile dando loro solo 7 giorni di tempo per ritirare le offerte promozionali che riducevano le tariffe minime di chiamata.
Migliaia di giovani avevano subito manifestato, sia su Facebook che a Wat Phnom, esprimendo la loro rabbia per l'aumento dei costi delle chiamate telefoniche.
Nove gestori di telefonia mobile avevano quindi deciso di attuare i regolamenti governativi al termine di una riunione tenutasi il 13 Dicembre pur costituendo un'associazione di categoria per discutere gli specifici problemi del settore.
Nel frattempo la velocità di internet è sensibilmente migliorata anche grazie ad Ezecom, il maggiore fornitore di servizi della Cambigia, che aveva annunciato nel mese di Giugno l'intenzione di contribuire alla costruzione di un cavo sottomarino di 1.425 chilometri fino alla Malaysia per poi collegarsi ai 20.000 chilometri di Asian-American Gateway.
La realizzazione del cavo, il cui costo si aggira sui US$80 milioni, era stata prevista per l'inizio nel mese di Ottobre 2013 per divenire pienamente operativo entro la fine del 2014.